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L'IA RUBERA' IL LAVORO AGLI ARTISTI?

Venduto a New York, per oltre un milione di dollari, il primo quadro dipinto da un Robot alimentato da intelligenza artificiale

L'IA RUBERA' IL LAVORO AGLI ARTISTI?

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Venduto il primo quadro della storia disegnato da un Robot
Un evento straordinario ha segnato un punto di svolta nel mondo dell’arte e della tecnologia: l’asta record di un’opera creata da un robot umanoide. Sotheby’s, una delle case d’aste più prestigiose al mondo, ha venduto il 7 novembre 2024 la prima opera d’arte realizzata da Ai-Da, un robot artista alimentato da intelligenza artificiale. Il prezzo pagato, 1.084.000 dollari, non solo segna un record per l’arte generata da IA, ma rappresenta anche un simbolo di come l’innovazione tecnologica stia ridefinendo i confini della creatività.

Ai-Da, la robo-artista
L’opera in questione, intitolata A.I. God: Ritratto di Alan Turing, è un tributo a uno dei pionieri dell’informatica e dell’intelligenza artificiale, Alan Turing. Realizzata con una tecnica mista su tela, la creazione celebra non solo l’importanza di Turing nella storia tecnologica, ma anche il suo lascito umano e scientifico. L’artista dietro il capolavoro, Ai-Da, è un robot umanoide progettato con telecamere negli occhi e un braccio robotico per dipingere. Il progetto è stato ideato dal gallerista britannico Aidan Meller, con il supporto di una società di robotica inglese e dell’Università di Oxford per lo sviluppo algoritmo.

Ai-Da rappresenta una fusione tra ingegneria, tecnologia e arte, ma il suo nome stesso è un omaggio alla tradizione: è ispirato ad Ada Lovelace, considerata la prima programmatrice della storia. L’opera d’arte non è solo una celebrazione del genio di Turing, noto anche per il suo ruolo cruciale nella decrittazione del codice Enigma durante la Seconda Guerra Mondiale, ma anche una dimostrazione di come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per esplorare nuovi linguaggi artistici.

Le creazioni di Ai-Da sono già state esposte in sedi prestigiose come il Design Museum di Londra, le Nazioni Unite a Ginevra e la Biennale di Venezia, confermando il crescente interesse per questa nuova forma di espressione artistica. L’arte, un tempo esclusivo dominio della creatività umana, ora si arricchisce di un nuovo interlocutore: la tecnologia.

I robo-artisti ruberanno il lavoro ai pittori?
L’asta record di Ai-Da segna l’alba di un nuovo capitolo nella storia dell’arte. Mentre alcuni si interrogano sul futuro degli artisti umani in un mondo dove la tecnologia diventa sempre più centrale, è chiaro che i robo-artisti non rimpiazzeranno i creativi in carne e ossa. Piuttosto, stanno inaugurando un nuovo filone artistico, offrendo nuove opportunità non solo per artisti, ma anche per ingegneri, programmatori e galleristi. 

L’arte del futuro sembra destinata a essere una collaborazione tra uomo e macchina, in cui l’idea nasce dall’uomo e la tecnologia diventa strumento per esplorarne le potenzialità. Ai-Da, con il suo stile unico e il suo approccio innovativo, non è solo una robot pittrice, ma una stella nascente dell’arte contemporanea, destinata a ispirare e ridefinire il concetto stesso di creatività.

L'articolo è estratto rubrica settimanale #1 L'hAI Sentito? pillole sulle novità Tech -  tenuta dal direttore di Geeks Academy Antonio Venece - che va in onda ogni mercoledì sul canale 14 del digitale terrestre.


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