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Uno dei settori in maggior crescita è l’area della sicurezza informatica. Nonostante la cybersecurity richieda e assuma sempre più profili specializzati, il numero di infrazioni, furti e attacchi informatici aumenta esponenzialmente di anno in anno. La variabile che ha svolto il ruolo di acceleratore è la pandemia. Il virus ha accentuato l’importanza del lavoro da remoto e della protezione dati nei sistemi IT di piccole, medie e grandi aziende. Dopo l’arrivo della pandemia, il cyber-crimine è salito di circa il 600%. Le analisi di Accenture rivelano che nel 2021 gli attacchi sono aumentati del 31% rispetto all'anno precedente, con una media di 271 violazioni per azienda. Inoltre, si prospetta che entro il 2025 raddoppieranno gli attacchi informatici IoT (Internet of Things). Nel caso specifico parliamo di cyber-crimini causati attraverso dispositivi elettronici di uso comune ed elettrodomestici connessi alla rete Internet.
La necessità di adottare strategie migliori per mantenere sicuri i propri dati è oggi di primaria importanza.
Statistiche e prospettive
Secondo le analisi di Cybersecurity Ventures, gli attacchi hacker aumentano annualmente del 15%. Se nel 2015 servivano “soltanto” 3000 miliardi di dollari per la sicurezza informatica mondiale, a questo ritmo frenetico tale cifra arriverà a toccare i 10 mila miliardi di dollari entro il 2025. Sono numeri da capogiro e a rimetterci sono spesso le piccole aziende. Attraverso uno studio di Accenture, scopriamo che il 43% degli attacchi totali sono perpetrati ai danni di piccole aziende. Purtroppo, solo una piccola fetta di queste realtà nascenti è in grado di difendersi, circa il 14%. Il Ponemon Institute afferma che il 45% delle PMI possiede misure di sicurezza insufficienti per proteggersi e il 66% ha subito un attacco negli ultimi 12 mesi. Inoltre, ci svela l’attacco informatico più comune ai danni delle piccole imprese: il 57% subisce phishing/social engineering.
I problemi di sicurezza non finiscono qui. Oltre all’hack subìto, ciò che fa la differenza è il tempo intercorso tra l’attacco stesso e la scoperta di tale violazione da parte dell’azienda. Secondo accurati studi da parte del colosso IT, IBM, passa una media di 169 giorni prima che un’azienda scopra di aver subìto un attacco informatico e circa 69 giorni per porre rimedio ai danni. Periodi troppo lunghi secondo IBM, la quale stima che se un’azienda fosse in grado di scoprire l’hack entro 30 giorni risparmierebbe cifre superiori a $1 milione.
Casi eclatanti
Il 2022 è segnato da centinaia di hack, violazioni, furti digitali e quant'altro. Di rilievo è la situazione riguardante Russia e Ucraina. La guerra è anche digitale: la Russia colpisce istituzioni e infrastrutture informatiche, mentre l’Ucraina, grazie anche a un esercito di hacker volontari, ha lanciato attacchi Ddos a molteplici servizi informatici russi, nonché ha infettato dati sensibili russi attraverso l’invio di malware. Sempre restando in territorio russo, nel mese di aprile è avvenuto quello che è considerato l’attacco ransomware più grave di sempre. Il gruppo di hacker Conti, originario della Russia, ha attaccato il ministero delle finanze del Costa Rica, causando perdite al paese dal valore di milioni di dollari. Per mettere in prospettiva la gravità di tale attacco, il presidente del Costa Rica ha affermato che è stata una situazione senza precedenti, la quale lo ha portato a dichiarare emergenza nazionale.
Sempre a inizio anno, una grossa banda conosciuta con il nome di Lapsus$ ha rubato grosse quantità di dati con l’utilizzo di attacchi phishing. Le vittime sono grossi colossi del mondo IT, quali Ubisoft, Microsoft, Samsung e Nvidia. Fortunatamente, un’operazione internazionale ha sventato ulteriori pericoli con l’arresto di sette persone, rendendo il gruppo Lapsus$ apparentemente inattivo.
Le minacce alla sicurezza informatica
La Cybersecurity è un ambito in continua crescita. Gli attacchi informatici sono all’ordine del giorno. I dati delle ultime ricerche presentano statistiche preoccupanti:
- 94% dei malware viene consegnato tramite e-mail.
- 85% delle violazioni della sicurezza informatica sono causati da errori umani.
- Ogni 10 secondi si verifica un attacco ransomware.
- Si stima che le perdite globali annue del crimine informatico possano raggiungere $10.5 trilioni entro il 2025.
Inoltre, lo studio della blockchain è un elemento sempre più richiesto dalle aziende FinTech, che hanno avuto il loro boom proprio durante l’anno pandemico in seguito al crescente affermarsi del lavoro digitale.
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Fonti:
https://www.embroker.com/blog/cyber-attack-statistics/
https://www.fortinet.com/resources/cyberglossary/cybersecurity-statistics