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METAVERSI & BLOCKCHAIN

Uno sguardo alle Virtual Lands e ai Metaversi digitali attraverso Blockchain ed NFT: Stati ed aziende si preparano al grande salto.

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El Salvador, la piccola nazione dell’America Centrale che ha fatto scalpore per la sua adozione “legale” del Bitcoin come moneta nazionale, è pronta a sdoganare anche il mito del metaverso. A ridosso dell’adozione da parte dei 3 milioni di cittadini salvadoregni del wallet Chivo – che grazie all’incentivo dei 30$ in BTC (che ad oggi registra un +35% per chi ha non ha holdato) e alla politica di ottimizzazione dell’energia geovulcanica per il mining introdotti dal presidente Ortez sta letteralmente spopolando – il paese è stato infatti inserito all’interno del nuovissimo progetto “Next Earth”, un metaverso in cui d’ora in poi sarà possibile acquistare dei lotti di terreno virtuali corrispondenti anche a El Salvador. 
Un argomento controverso quello del mondo virtuale, tra scettici che mettono in dubbio la sua pratica utilità ed aziende sempre più alla ricerca di nuovi modi per attirare l’attenzione del proprio pubblico. 

Ma cos’è un metaverso, e cosa c’entra la Blockchain in tutto questo?

Molto semplicemente, il metaverso può essere definito come un mondo digitale all’interno del quale ci si può muovere liberamente tramite un avatar, ricreando la vita quotidiana all’interno dello spazio virtuale. Un assaggio di tale realtà lo avevamo avuto già con Second Life, il noto gioco online molto in voga negli anni 2000. Tuttavia, la tecnologia Blockchain ha permesso di compiere enormi passi avanti in questo settore. 

Grazie alla sua dote intrinseca di rendere uniche determinate informazioni per via degli NFT, la blockchain rende ad esempio possibile l’effettiva compravendita di assets virtuali all’interno dei metaversi, come nel caso dei terreni virtuali in Next Earth.

Next Earth: la nuova frontiera del virtual landing

A dar vita al Next Earth Project è stata una DAO (Decentralized Autonomous Organization) – la Next Earth Foundation – che aveva come obiettivo quello di creare una riproduzione digitale della Terra in scala 1:1 in cui fosse possibile anche condurre affari, congiungendo l’universo digitale a quello reale. L’idea del team è quella di creare uno spazio virtuale in cui gli utenti, grazie al possedimento della terra digitale, potranno in futuro creare ed affittare edifici, ospitare mostre, concerti, aste o meeting all’interno dello spazio VR con la concreta probabilità di portare nuove forme di business real estate anche nel digitale.
Il progetto, ancora in fase di costruzione, arriverà ad includere tutti i paesi del mondo, e si regge sulla Binance Smart Chain, la blockchain del famoso colosso asiatico Binance, Il frazionamento dei terreni è stato fatto in lotti da 100m², ciascuno dei quali è associato a un token non fungibile (NFT). I vari tails (lotti) sono acquistabili tramite BUSD, una moneta rilasciata dall’Exchange che è ancorata al valore del dollaro americano.

Oltre Next Earth: un assaggio degli altri metaversi

Next Earth non è però il solo a voler proporre una realtà alternativa a quella circostante.

The Sandbox, ad esempio, è un ecosistema di gioco basato su Ethereum in cui gli utenti possono creare, condividere e monetizzare risorse ed esperienze di gioco all’interno del mondo virtuale. Creato da Pixowl, The Sandbox è progettato per sconvolgere il tradizionale mercato dei giochi in cui le piattaforme possiedono e controllano i contenuti generati dagli utenti per cui i diritti di creatori e giocatori sono limitati. In The Sandbox, gli utenti hanno la proprietà assoluta sulle loro creazioni, e hanno addirittura la possibilità di essere sponsorizzati.

The Nemesis.io è un metaverso a base cartoon che permette già di organizzare musei virtuali e meetings in suggestive locations comprese di virtual stores e quartieri digitali. Il progetto The Nemesis prevede in primis la costruzione di un gioco battle royal, sulla scia dei vari Fortnite e Call of Duty, per poi sviluppare un ambiente multiverso in cui estendere i concetti della realtà fisica. “L’obiettivo è di diventare uno standard tecnologico basato sulle esperienze e non solo sui contenuti.” questo il commento di Alessandro De Grandi, CEO della startup italo-svizzera fondata nel 2019.

Quello del metaverso è un progetto che anche Facebook e Google si stanno preparando ad abbracciare, soprattutto con l’avanzare dello sviluppo AR e del visore Oculus Quest, che la compagnia americana si sta apprestando a lanciare. Di recente il social di Zuckerberg ha iniziato a muoversi concretamente in questa direzione, investendo ben 50 milioni di dollari.

Tuttavia, a sottolineare la possibile futura espansione del metaverso blockchain è senza dubbio la Crypto Fashion Week – una sfilata di moda virtuale che il 17 Settembre 2021 è riuscita a riunire più di 3 milioni di utenti sulle principali piattaforme social. L’evento, organizzato dalla cryptomedia company LadyPheOnix, si è svolto in un ambiente ispirato alla sedicesima edizione del festival veneziano, e ha potuto contare sulla partecipazione di figure illustri del mondo della moda Europea ed Asiatica, nonché di personaggi curiosi come la modella trans-human Ruby 9100m e la digital influencer Lil Miquela. Durante l’evento, a spiccare di più è stato il vestito NFT progettato da Karl Lagerfeld, creative director di Chanel.

Prospettive future e da dove partire

Dalle case di Moda al Gaming, passando per servizi di utilità e Sport, gli NFT stanno trovando sempre più spazio, ed in futuro potrebbero rappresentare la maggior parte dei documenti scritti (brevetti, scontrini, documenti, pass ecc).
Tuttavia, è bene tener presente che l’analisi di un qualsiasi asset, sia esso fungibile o meno, passa inevitabilmente attraverso l’analisi della tecnologia su cui esso è costruito. Utilizzare la tecnologia blockchain senza conoscerne le basi, anche nel campo NFT, espone infatti a rischi di protocolli poco sicuri o ad errori di concezione, con annessa perdita di tempo e denaro. 
Per questo già due anni fa Geeks Academy ha deciso di ideare dei percorsi formativi finalizzati ad aiutare gli appassionati, i programmatori e gli imprenditori del futuro a capire meglio la tecnologia Blockchain, all’occorrenza dandogli la possibilità di partire anche dalle basi.

Scopri i percorsi dell’area Blockchain & Coding della Geeks Academy:

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