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DIEM, LA CRIPTOVALUTA TARGATA FACEBOOK

Facebook ha cambiato volto, diventando “Meta”: da Libra a Diem, seguiamo i passi del genio statunitense alla scoperta di uno fra i più grandi boom tecnologici della storia

DIEM, LA CRIPTOVALUTA TARGATA FACEBOOK

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Con lo scheletro di Cambridge Analytica ancora nell’armadio, l’azienda Facebook, detentrice di Whatsapp, Instagram ed Oculus, fa rebrand diventando “Meta”. Con una mossa che ricorda quella fatta da Google, divenuta Alphabet nel 2015, Zuckerberg ha annunciato il nuovo obiettivo societario: rendere il social più grande del mondo un metaverso raggiungibile dagli Oculus Quest 2. Come appare evidente, il mercato crypto ne ha giovato parecchio, vedendo tutti i progetti a base metaverse, come Decentraland, The Sandbox, Star Atlas ed Enjin, in grande rialzo.

L’evoluzione di Libra, passando per TON
Il percorso del social tuttavia è costellato anche da altre novità, come il tentativo di creare una propria moneta digitale. Libra – ora diventata Diem –, è stata creata con l’intento di fornire agli utenti che si trovano al di fuori delle istituzioni bancarie (soprattutto nei paesi meno sviluppati che non godono di una moneta finanziariamente stabile) una criptovaluta volta ad erogare servizi finanziari direttamente dalle piattaforme social e di messaggistica. Il progetto Libra, guidato dalla Libra Association, è stato ampiamente discusso assieme a quello di TON (Telegram Open Network), ad opera dell’azienda no-profit guidata dai fratelli russi Nikolai e Pavel Durov. Poco prima del lancio di maggio 2020, Telegram è finita nel mirino della SEC (Securities and Exchange Commission) ed è stata soggetta a limitazioni simili a quelle imposte a Ripple con XRP. TON, che è stata ufficialmente disattivata nel Giugno 2020, ha rappresentato il tentativo di creare una rete, definita come “la blockchain delle blockchain”, decentralizzata, scalabile e capace di interconnettere milioni di utenti per offrire un metodo di pagamento più accessibile grazie alla chat Telegram. Sfortunatamente, le pratiche di distribuzione privata del token GRAM adottate dal network non sono state gradite dall’ente governativo statunitense, che ha posto un blocco sulla sua operatività (in quanto ha visto una disparità di trattamento tra utenti della ICO da 1,7 miliardi). Per poter continuare a fornire un servizio di qualità accessibile a tutti ed in continua crescita, Durov ha quindi annunciato la nascita di una versione Pro di Telegram volta a sviluppatori e Ads.

Diem, la nuova Libra 2.0
Le restrizioni imposte dalla SEC a TON hanno portato all’inevitabile riscrittura del withepaper di Libra, che nella versione 2.0 ha quindi dovuto incorporare i seguenti punti: 

  • Non solo una valuta, ma tante valute: il whitepaper originale di Libra prevedeva la sola moneta, mentre nell’update viene introdotta la presenza di altre valute stabili in grado di replicare l’andamento di tutte le maggiori Fiat. Libra sarà una stablecoin, ma il suo valore sarà composito, mediando il mercato Forex.
  • Adatta al cambio di valuta: la valuta Libra sarà il tramite per le valute minori (che quindi perdono abitudinariamente potere d’acquisto verso il dollaro).
  • Sinergia con le CBDC (Central Bank Digital Currency): qualora venissero sviluppate delle CBDC (vedi lo Yuan digitale) esse andranno obbligatoriamente a sostituire le valute presenti nel paniere della piattaforma, in modo da non contrapporsi al lavoro delle banche centrali.
  • Permissioned: nella prima versione si parlava di una rete accessibile a tutti (permissionless); a causa della preoccupazione dei regolatori, la Libra Assosaction ha deciso di far rispettare i requisiti per permettere l’accesso al maggior numero di attori.
  • Liquidità: Libra dovrà garantire ogni misura che preveda la liquidazione del suo asset in toto nel momento in cui più utenti decidessero di vendere la propria criptovaluta. Una protezione contro il default, che sarebbe molto utile anche nel restante mondo crypto, che ad ora ancora non ha risolto questa difficoltà.
  • Autorizzazioni e Controllo: La Libra Association dovrà autorizzare tutti gli operatori che vorranno offrire servizi sulla propria rete Libra, come wallets, exchange, dapps, smartcontracts ecc. 

Per prendere le distanze dal vecchio nome (che secondo il CEO è stato visto di cattivo occhio fin dall'inizio) e da Facebook, il nome di Libra è stato cambiato in Diem, e la Libra Association è diventata la Diem Association. Nel prossimo futuro, Diem sarà presente  sul Novi wallet (ex Calibra, altro rebranding per distanziarsi dal social) come stablecoin, che in fase di test opererà con Pax USDP – la stablecoin di Paxos che, tramite iOS e Android, porterà i primi servizi in Guatemala. Il gigante blu non è tuttavia il solo a muoversi in questa realtà tra criptovalute, blockchain e metaversi in quanto anche colossi come Nvidia, Epic Games, Roblox e Ubisoft stanno investendo notevoli risorse alla scoperta del mondo tech del futuro. L'annuncio di Epic Games di un software MadeHuman basato su Unreal Engine 5 per la creazione di modelli 3D in grado di interagire nel metaverso è un emblema di come e quanto anche le grandi aziende stiano capendo il nuovo trend.

Perché è importante comprendere la blockchain?
Finanza Decentralizzata, Agrifood, Internet of Things, Sharing Economy, Assicurazioni, Arte, Gaming, Notarile. I possibili ambiti d’impiego della blockchain non si fermano di certo qui, ed è bene scoprire come rendere ancora più efficiente l’utilizzo di questa tecnologia, soprattutto nel campo industriale, dove molti dei possibili lavori del futuro potrebbero essere già sostituiti da smart contracts, oracoli ed intelligenze artificiali. Lo studio della blockchain è inoltre un elemento sempre più richiesto dalle aziende FinTech, che hanno avuto il loro boom proprio durante l’anno pandemico in seguito al crescente affermarsi del lavoro digitale. Ad ora, nascono sempre più progetti, coins, tokens ed NFTs che richiedono soft skills ed un'ampia conoscenza degli strumenti principali di programmazione. Iniziare ora, sebbene possa sembrare già troppo tardi, non lo è affatto, perché la blockchain sta ormai diventando quotidianità. Le insidie però sono ancora parecchie: molte aziende, ad esempio, non riescono ancora a comprendere appieno la differenza tra un normale database e una blockchain, e quando si rivolgono a consulenze, spesso i loro casi d’uso non sono congrui alla tecnologia che vogliono impiegare.

Ecco cosa serve:
Esaminando diversi annunci di lavoro, l’elenco delle competenze e dei requisiti più rilevanti sono senz’altro: 

  • Comprensione di algoritmi, sicurezza dei dati, tecnologie decentralizzate e strutture dati.
  • Un solido background nelle capacità di codifica, con almeno uno dei seguenti linguaggi di programmazione: Python, JavaScript, JAVA, C, C ++.
  • Comprensione generale di libri mastri, blockchain e criptovalute.
  • Competenza nella gestione delle prestazioni e rilevamento delle anomalie.
  • Almeno esperienza di base nella creazione di framework blockchain e applicazioni aziendali.

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