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Introduzione
Nel 2025, il #metaverso non è più il protagonista delle
conversazioni tech, ma questo non significa che sia scomparso. Ha cambiato
forma e tono, passando da trend virale a tecnologia concreta. Le aziende non lo
vendono più come una rivoluzione, ma lo adottano silenziosamente per
#formazione, #collaborazione e #simulazione. E per chi studia tecnologia, è un
terreno fertile su cui costruire una #carriera solida.
Il metaverso nel 2025: da buzzword a strumento pratico
Mentre i riflettori si sono spostati su altre tecnologie, il
metaverso sta evolvendo in background. Non come un mondo parallelo da sogno
futurista, ma come una suite di strumenti immersivi usati in contesti reali:
formazione tecnica, progettazione collaborativa, simulazioni aziendali.
Secondo il 2025 Global Education Outlook pubblicato
da HolonIQ, le tecnologie immersive come XR (extended reality) e digital
twin sono tra i principali trend dell’educazione globale. Cresce la
loro applicazione in università, formazione tecnica e aggiornamento
professionale, soprattutto in ambienti simulati e interattivi.
Anche il World Economic Forum, nel suo recente Future
of Jobs Report 2025, segnala che le competenze legate a XR, ambienti 3D
e Spatial computing sono tra le più richieste nei prossimi anni. Secondo il
report, questi profili cresceranno del 35% entro il 2027, mentre il 44%
delle competenze lavorative dovrà essere aggiornato nei prossimi cinque
anni.
Uno studio riportato da museoscienze.it rileva che le big
tech stanno integrando IA, 5G, IoT e XR per nuove soluzioni
consumer/enterprise. Il metaverso diventa pilastro di ecosistemi digitali con
alta connettività e sostenibilità, aprendo nuove frontiere anche in formazione
e psicologia del lavoro .
Perché chi studia tecnologia dovrebbe interessarsene
Ogni ambiente immersivo richiede figure tecniche:
sviluppatori XR, modellatori 3D, specialisti cloud e professionisti della
sicurezza informatica. La buona notizia è che molte di queste competenze sono
già comuni nei percorsi di studio tech come il Master in Digital life technologies di Geeks Academy.
Le piattaforme immersive per la formazione IT, la
collaborazione a distanza e la simulazione aziendale stanno aprendo nuove
nicchie professionali. I profili che oggi si stanno formando in sviluppo
software, networking, UX/UI o cybersecurity, domani potranno operare in
contesti immersivi complessi.
Ambienti digitali immersivi e Simulazione Aziendale
L’espressione "simulazione aziendale" fa
riferimento all’utilizzo di ambienti digitali immersivi (come realtà
virtuale, realtà aumentata o mondi 3D interattivi) per riprodurre dinamiche,
processi e situazioni tipiche del contesto aziendale, con finalità
formative, sperimentali o strategiche. La simulazione aziendale consiste nel ricreare
ambienti e processi aziendali realistici, dove gli utenti (studenti,
dipendenti, manager) possono interagire come se fossero in un’organizzazione
vera, ma in modalità digitale e immersiva. Ecco alcuni esempi:
- Una
sala riunioni in VR dove si gestisce un conflitto tra team.
- Un
ufficio virtuale dove si simulano procedure operative (es. gestione
ordini, HR, help desk).
- Un'esercitazione
per incidenti informatici in un data center simulato.
- L’analisi
in tempo reale dei KPI aziendali in un digital twin di un’organizzazione.
In breve, simulazione aziendale" qui significa mettere le
aziende virtualmente in scena, in modo immersivo, per imparare, provare
e innovare senza rischi reali.
Tra gli obiettivi della simulazione aziendale possiamo
avere:
- Formare
competenze trasversali e tecniche in ambienti protetti.
- Sperimentare
ruoli e strategie aziendali.
- Allenare
soft skill, come il decision making, la leadership o la gestione dei
conflitti.
- Testare
soluzioni prima dell’adozione in contesti reali (es. nuovi workflow o
tool gestionali).
Il metaverso nell’istruzione: dimensioni e tendenze
2025–2034
Secondo Precedence Research Il mercato globale del metaverso
nell’istruzione è stimato a 10,66 miliardi $ nel 2025, con una
previsione di crescita fino a 176,56 miliardi $ entro il 2034,
rappresentando un CAGR del 36,75 %. L’adozione è trainata da applicazioni
come campus virtuali e laboratori di formazione .
Le 6 competenze fondamentali per entrare nel mondo
immersivo
Chi si prepara oggi al mondo della realtà estesa ha
vantaggio competitivo. Ecco le aree da padroneggiare:
- Sviluppo
XR – Unity (C#) e Unreal Engine (C++) sono gli strumenti più usati.
- Modellazione
3D – Blender, Maya, Cinema 4D per creare oggetti e ambienti virtuali.
- Cloud
computing – Le esperienze immersive richiedono infrastrutture
scalabili (AWS, Azure, GCP).
- Cybersecurity
immersiva – Protezione di identità e dati in ambienti 3D.
- UX/UI
spaziale – Progettare interazioni in ambienti tridimensionali richiede
un nuovo approccio al design.
- Digital
twin – Usati per replicare ambienti fisici in simulazioni tecniche e
formative.
Ruoli in crescita e certificazioni rilevanti
Tra i ruoli emergenti più richiesti troviamo:
Chi desidera distinguersi può ottenere certificazioni utili,
come:
Ma soprattutto, conta il portfolio: progetti immersivi,
prototipi VR, simulazioni o ambienti interattivi fanno la differenza per
entrare in questo settore.
Conclusione
Il metaverso nel 2025 non è scomparso, si è trasformato.
Mentre l’attenzione del mercato si rivolge ad altre mode, le tecnologie
immersive crescono in silenzio, diventando strumenti concreti nella formazione
e nell’industria. È una fase più matura, più tecnica e, per chi sa guardare
oltre l’hype, ricca di opportunità.
Chi si forma oggi in sviluppo di metaversi, design, cloud o
sicurezza può ritrovarsi domani a progettare ambienti virtuali per
l’apprendimento, il lavoro o la collaborazione. Il futuro sarà molto immersivo,
sarà costruito da chi si prepara in silenzio, mentre gli altri inseguono il
prossimo trend. Scopri gli ultimi corsi in questo settore, consulta l’offerta
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