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VISUAL ANALYTICS: TABLEAU

Se parliamo di Visual Analytics e Data Visualization, avete certamente sentito Tableau. Scopriamo insieme il leader del settore Business Intelligence.

VISUAL ANALYTICS: TABLEAU

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Per anni Microsoft PowerBI, complice la naturale integrazione con Microsoft Excel, è stata l’opzione più logica per lo sviluppo di grafici. La concorrenza per fortuna è cresciuta col tempo e oggi Tableau è spesso preferito al prodotto della Microsoft. L’opportunità di poter usufruire gratuitamente del software senza la necessità di un indirizzo email aziendale, la possibilità di creare un portafoglio online per mostrare le proprie creazioni e l’ampia scelta di visualizzazioni con un design accattivante, tutti questi elementi hanno portato Tableau nell’olimpo della data visualization.

Nascita di Tableau
Concepita a Stanford e fondata nel 2003 da Chris Stolte, Pat Hanrahan e Christian Chabot, il punto di forza di questa tecnologia risiede nella capacità di esprimere visivamente i dati attraverso un'interfaccia semplice e intuitiva. L’azienda, grazie al suo successo, si è espansa negli anni seguenti, aprendo diversi uffici e acquisendo nel 2016 Empirical Systems, una startup del Massachusetts specializzata in intelligenza artificiale. Nel 2019 Tableau viene acquisito da Salesforce, nota azienda statunitense di cloud computing, per circa $16 miliardi. Attualmente, Tableau è la piattaforma leader nel mercato per la business intelligence, con una quota di mercato pari a circa il 13%; circa 32.000 aziende utilizzano quotidianamente l’ecosistema Tableau. Dati nettamente superiori rispetto al rivale PowerBI: con una quota di mercato pari al 5,43%, solo 13,201 aziende utilizzano giornalmente il software, poco più di un terzo rispetto a Tableau.

Perché scegliere Tableau?
Il punto di forza di Tableau sta nell’intuitività. Anche per un utente poco esperto o poco pratico di database, l’interfaccia risulta semplice. Per creare un grafico serve veramente poco. Tableau permette il caricamento dei file database più comuni: CSV, Excel, SQL e molti altri, la lista è ampia. Caricando un database, l’intelligenza artificiale di Tableau riconosce i campi presenti nel database e ne autogenera di ulteriori per facilitare la fase di data exploration. Per esempio, se trattiamo dei dati di vendita avvenuti in vari stati degli USA, Tableau crea automaticamente un campo con le coordinate di latitudine e longitudine; selezionando tale campo, avremo la visualizzazione della mappa degli Stati Uniti e i nostri dati potranno interagire e comparire direttamente sulla mappa.
La semplicità d’uso sta anche nella funzione di drag & drop, il trascinamento. Trascinando determinati campi sull’asse xy, creiamo un grafico. Notare che la scelta del tipo di grafico è suggerita dal software. Spesso il grafico proposto da Tableau è la scelta migliore, tuttavia l’interfaccia spinge l’utente a provare diverse soluzioni. In poco tempo, si familiarizza con le funzioni base. Per gli utenti più esperti, Tableau permette di creare campi attraverso delle funzioni; inoltre, se possediamo già degli script in R o Python, possiamo integrarli direttamente sul software.

Il re della Data Visualization
Tableau ha sicuramente dei lati inferiori rispetto a PowerBI. La sinergia tra Excel e PowerBI non ha eguali; oltretutto, i fogli di lavoro di Excel forniscono dei dettagli che superano l’utilizzo di Tableau. Ciò non è né un bene né un male per la piattaforma di Salesforce. La missione di Tableau è da sempre la stessa: aiutare le persone nella comprensione e visualizzazione dei dati. E tale obiettivo è stato ampiamente raggiunto. Tableau ha infatti vinto per 9 anni consecutivi il premio Gartner come migliore piattaforma Business Intelligence. Sempre più aziende lo adottano come software principale per l’analisi e la visualizzazione dati. Esistono infatti vari servizi a pagamento di Tableau che migliorano non poco la fruizione del prodotto all’interno di un team di lavoro. Tableau ha tutte le carte in regola per poter essere ricordato negli anni a venire come il leader indiscusso della data visualization.

Il futuro è Big Data
Nel corso degli anni, il volume dei dati disponibili è aumentato vertiginosamente, sopprattutto grazie all'espansione dell'IoT (Internet of Things). Il mercato dei dati cresce quindi a dismisura ed è, secondo le ultime stime, destinato a raggiungere un valore di $103 miliardi entro il 2027. Di seguito, alcune pillole sui dati:

  • Le aziende generano circa 2,000,000,000,000,000,000 di byte di dati al giorno.
  • Il 97.2% delle organizzazioni investe in AI e Big Data.

Nonostante i numeri parlino da sé, le aziende fanno fatica a seguire l'incessante creazione di nuovi dati:

  • Circa il 95% delle aziende dichiara l'incapacità di comprendere e gestire dati non strutturati.
  • Solo il 26% circa delle aziende afferma di aver raggiunto una cultura basata sui dati.

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