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I VANTAGGI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE: PERCHÉ NON BISOGNA AVER PAURA DELLE MACCHINE PENSANTI

A dispetto delle popolari previsioni apocalittiche, l'Intelligenza Artificiale è uno strumento che sta portando notevoli vantaggi nella società attuale. Scopriamo quali.

I VANTAGGI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE: PERCHÉ NON BISOGNA AVER PAURA DELLE MACCHINE PENSANTI

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L'avvento dell'Intelligenza Artificiale

1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.

Erano gli anni '40 quando Isaac Asimov delineò le tre leggi fondamentali della robotica e pubblicò i racconti che ancora oggi sono considerati una pietra miliare del genere fantascientifico. Una cosa era ben chiara nella sua mente: al fine di non costituire una minaccia per la società umana, era necessario che le intelligenze artificiali fossero progettate secondo una serie di principi etici e morali che mettessero al primo posto la salvaguardia della vita stessa.

Mai come ora, in piena rivoluzione digitale e con la prospettiva sempre più incombente dell'avvento della singolarità tecnologica, il dibattito sul se dover temere o meno la potenza delle macchine pensanti è sempre più attuale e infuocato.

I vantaggi dell'Intelligenza Artificiale

Quando si parla di macchine pensanti e futuro, non c'è dubbio che la letteratura di genere abbia una predilezione per i soggetti distopici (lo stesso Asimov nei suoi racconti metteva continuamente in evidenza le falle delle tre leggi elencate sopra). Senza contare che fior di scienziati stanno mettendo in guardia gli sviluppatori sui potenziali pericoli derivanti dalle AGI una volta fuori dal nostro controllo diretto.
Reazioni di questo tipo sono comprensibili: la paura dell'ignoto è parte della nostra natura, ma è il caso di soffermarsi in eguale misura sui numerosi e notevoli vantaggi portati dalle AI nelle nostre vite e nell'evoluzione della società, molti dei quali sono evidenti già nel presente. Spendiamo qualche riga per analizzarne alcuni.

Nuovi posti di lavoro

Tralasciando gli scenari apocalittici in cui le macchine si rivoltano contro l'umanità e la riducono in schiavitù – che, per quanto interessanti, restano pur sempre appannaggio dell'immaginario comune più che delle previsioni effettive – il vero problema con cui la società finirà inevitabilmente per confrontarsi è il tasso di disoccupazione conseguente all'automazione da parte delle AI.
Alcune posizioni lavorative in particolare sono più a rischio di altre, nello specifico quelle che richiedono un alto grado di ripetitività e di analisi: vendite, trasporti e logistica, salute, e professioni legali. C'è un lato positivo in tutto questo? Senza dubbio. Più di uno, a dire il vero.

1. Lavori eseguiti in maniera migliore

I lavori automatizzati verranno svolti con un grado di accuratezza molto più alto e con un margine di errore inferiore.
Prendiamo come esempio il settore dei trasporti. Secondo recenti stime, il 95% degli incidenti stradali è causato da errori umani. Con le macchine autoguidate, la percentuale totale degli incidenti verrebbe drasticamente ridotta di quasi il 90%. Non è un numero da sottovalutare. Inoltre, i sensori intelligenti saranno in grado di elaborare in tempo reale i percorsi più convenienti e veloci, e ridurre il tempo di permanenza nel traffico di pendolari e lavoratori.
Notevoli anche i progressi che stanno prendendo piede in campo medico e legale. Watson, il noto supercomputer di IBM che anche i non addetti ai lavori ricorderanno per la sua memorabile partecipazione a Jeopardy!, è stato di ispirazione per la creazione di avvocati e medici virtuali. Per quanto riguarda la medicina, ad esempio, le sperimentazioni in corso sono soprattutto in campo diagnostico. Le AI, infatti, possono analizzare e mettere a confronto storie cliniche e casi patologici identificando pattern e dettagli che spesso sfuggono all'occhio umano, aiutando a identificare patologie e prevenirne l'andamento. A ciò si aggiunga il vantaggio della possibilità da parte di un singolo medico di poter tenere sotto controllo più di un paziente in contemporanea grazie all'analisi di dati da parte delle macchine.

2. Nuovi posti di lavoro

Credete che un'invasione così massiccia da parte della tecnologia in campo lavorativo non si sia mai verificata? Pensateci meglio. Non è la prima volta che le macchine prendono il sopravvento sull'uomo per quanto riguarda l'occupazione. La stessa cosa è avvenuta durante il XX secolo, in particolare nel settore primario con l'automazione dell'agricoltura. Ma come risolvere il problema della disoccupazione? Molti scienziati ed economisti vedono nell'UBI (Universal Basic Income) la risposta a questa domanda, tuttavia c'è una soluzione molto più immediata e probabilmente più creativa: la creazione di nuove professioni.
Se è vero che l'automazione ha in passato lasciato senza lavoro migliaia di impiegati di vari settori, è altrettanto vero che nuove figure professionali si sono delineate nel corso degli anni. Lavori di cui prima non era possibile neanche immaginare l'esistenza, come lo sviluppatore di app per dirne uno, adesso sono sempre più richiesti.

In questo anche Ray Kurzweil, ingegnere capo di Google, è decisamente fiducioso:

"Will robots take away our jobs in the future? Probably, but that's really no big deal, we'll just make new ones."
"I robot ci ruberanno il lavoro? È probabile, sì. Ma non è questo gran problema, ce ne inventeremo degli altri."

Protezione e sicurezza

Già a metà del XX secolo, Turing aveva capito che le macchine sono in grado di processare informazioni in maniera più veloce e dettagliata di quanto possa fare un essere umano. Questo permette loro di elaborare in poco tempo quantità di dati che per il più intelligente di noi sarebbe impensabile analizzare anche in anni di lavoro. Le AI possono tenere sotto controllo i flussi di transazioni finanziarie, e diventare impeccabili sentinelle in grado di riconoscere un furto, una frode o un attacco online molto più velocemente di una controparte umana. Ma la sicurezza derivante dal loro impiego non si limita soltanto al mondo virtuale.
Nel mondo reale, ad esempio, una serie di microchip di controllo applicati ad un paziente può permettere ad un computer di monitorarne i parametri vitali e prevedere eventuali problemi (un attacco di cuore ad esempio) prima che questi si verifichino. In alcuni paesi sottosviluppati sono già in essere misure di questo tipo per tenere sotto controllo malnutrizione e malattie.

Miglioramento dell'ambiente

Per noi che abbiamo vissuto le conseguenze della rivoluzione industriale può sembrare un controsenso, ma l'automazione tramite Intelligenza Artificiale sarà in grado migliorare le attuali condizioni ambientali. Lo sanno bene menti geniali come Elon Musk o colossi come Google, che stanno investendo nell'utilizzo della tecnologia per il risanamento della salute del pianeta. DeepMind, una startup di proprietà di Google, ha quasi dimezzato il suo consumo energetico grazie all'analisi di dati da parte delle AI. Inoltre, considerato che strumenti di Machine Learning come TensorFlow sono open source, qualunque azienda è potenzialmente in grado di fare lo stesso.
Alto vantaggio per l'ambiente è l'utilizzo dei droni in agricoltura, soluzione che permette di monitorare lo stato dei campi in tempo reale e in maniera environmentally friendly.

È tutto nelle nostre mani

In conclusione, ripendendo Asimov e le sue tre leggi della robotica, il modellamento delle Intelligenze Artificiali è per il momento ancora nelle nostre mani. Sta a noi programmarle in modo che non siano in futuro un nemico da temere, come nelle previsioni più apocalittiche, ma che siano esattamente ciò per cui sono state create: uno strumento che ci aiuti a comprendere il mondo e viverlo nel migliore dei modi.

FONTI:

FUTURISM

ENTREPRENEUR

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