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SOLIDITY: PROGRAMMAZIONE PER SMART CONTRACT

La blockchain Ethereum e la sua EVM hanno creato di fatto un ecosistema basato sul linguaggio di programmazione per smart contract, Solidity. Che cos’è Solidity? Scopriamolo insieme!

SOLIDITY: PROGRAMMAZIONE PER SMART CONTRACT

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Proposto nel 2014 da Gavin Wood e sviluppato da Christian Reitwiessner, Alex Beregszaszi e altri sviluppatori del mondo Ethereum, Solidity è un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti eseguito sulla Ethereum Virtual Machine (EVM), compilatore utilizzato per la creazione e l’esecuzione di smart contract e applicazioni decentralizzate. Con la crescente adozione della tecnologia blockchain e l’emergere del Web3, Solidity è oggi una hard skill fondamentale per stare al passo con la digital transformation.

Da dove nasce?
Solidity prende spunto e ispirazione da altri linguaggi di programmazione, quali Serpent, Python, C++, Javascript, Ruby e Rust; ciò lo rende un linguaggio universalmente comprensibile poiché racchiude delle sintassi intuibili dalla maggior parte dei programmatori con un minimo di esperienza in altri linguaggi. Per chi possiede delle basi di Javascript, non avrà problemi nel comprendere Solidity: i linguaggi sono molto simili, tant’è che Solidity viene etichettato in maniera simpatica come un dialetto di Javascript.

Perchè tanto successo?
Con l’esplosione dell’ecosistema Ethereum e la sua funzionalità programmabile, le altre blockchain hanno trovato un notevole vantaggio nel costruire su EVM, poiché questo permette di non dover scrivere un nuovo linguaggio di programmazione da zero.
La EVM è presto divenuta il fulcro della rete Ethereum e il cuore dell'implementazione tanto che attualmente l'80% delle prime dieci blockchain sono compatibili con l'EVM e anche le chain non-EVM stanno realizzando soluzioni compatibili con essa: gli esempi più importanti sono Aurora di NEAR Protocol, Neon, che permette di scrivere dApp su Solana, e Moonbeam, una parachain che si appoggia sulla blockchain Polkadot. La vittoria della EVM consiste nell’aver creato di fatto un ecosistema dominato da Solidity.

Quanto è richiesto e quale stipendio per uno sviluppatore blockchain?
Il blockchain developer è tra le professioni più ricercate nel mondo crypto. Ogni giorno nascono nuovi progetti e nuove blockchain, il cui intento è rivoluzionare il mondo digitale tramite il Web3. Come riporta il portale web3.career, il mercato del lavoro offre più di 23.000 posizioni per più di 3.000 progetti sparsi per il globo. Sulla vetta di questa particolare classifica è l’America, nonostante le criptovalute siano sempre argomentazione controversa; seguono poi Asia, Emirati Arabi ed Europa.
La figura di sviluppatore Solidity a sua volta si differenzia in quello che è sviluppo front-end, back-end e full-stack developer. Data l’elevata domanda e la poca offerta, la richiesta per questa figura è molto alta e i salari sono sempre sopra la media e ben retribuiti. Uno sviluppatore Web3 che sappia applicare le procedure Agile per il lavoro di squadra, programmare in Javascript/Typescript, oltre ad avere basi di database relazionali e non relazionali, può raggiungere compensi astronomici: come riportato in un recente studio della CNBC, considerando la retribuzione media di un software developer, la quale varia tra i 15.000 e i 40.000 dollari l’anno, le cifre per un Web3 developer oscillano tra i 150.000 e i 175.000 dollari l’anno. La passione per la tecnologia blockchain è apprezzata e, se fate anche parte del mondo crypto, perché non farlo diventare il vostro lavoro?

Perché è importante comprendere la blockchain?
Finanza Decentralizzata, Agrifood, Internet of Things, Sharing Economy, Assicurazioni, Arte, Gaming, Notarile. I possibili ambiti d’impiego della blockchain non si fermano di certo qui, ed è bene scoprire come rendere ancora più efficiente l’utilizzo di questa tecnologia, soprattutto nel campo industriale, dove molti dei possibili lavori del futuro potrebbero essere già sostituiti da smart contracts, oracoli ed intelligenze artificiali. Lo studio della blockchain è inoltre un elemento sempre più richiesto dalle aziende FinTech, che hanno avuto il loro boom proprio durante l’anno pandemico in seguito al crescente affermarsi del lavoro digitale. Ad ora, nascono sempre più progetti, coins, tokens ed NFTs che richiedono soft skills ed un'ampia conoscenza degli strumenti principali di programmazione. Iniziare ora, sebbene possa sembrare già troppo tardi, non lo è affatto, perché la blockchain sta ormai diventando quotidianità. Le insidie però sono ancora parecchie: molte aziende, ad esempio, non riescono ancora a comprendere appieno la differenza tra un normale database e una blockchain, e quando si rivolgono a consulenze, spesso i loro casi d’uso non sono congrui alla tecnologia che vogliono impiegare.

Ecco cosa serve:
Esaminando diversi annunci di lavoro, l’elenco delle competenze e dei requisiti più rilevanti sono senz’altro: 

  • Comprensione di algoritmi, sicurezza dei dati, tecnologie decentralizzate e strutture dati.
  • Un solido background nelle capacità di codifica, con almeno uno dei seguenti linguaggi di programmazione: Python, JavaScript, Solidity, JAVA, C, C++.
  • Comprensione generale di libri mastri, blockchain e criptovalute.
  • Competenza nella gestione delle prestazioni e rilevamento delle anomalie.
  • Almeno esperienza di base nella creazione di framework blockchain e applicazioni aziendali.

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Fonti:
https://docs.soliditylang.org/en/latest/
https://cryptonomist.ch/2018/10/22/stipendi-blockchain-developer/
https://cryptonomist.ch/2018/10/31/truffle-app-developer-blockchain/
https://web3.career/web3-salaries/solidity-developer

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