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Il crimine informatico è oggi la più grande minaccia per piccole, medie e grandi imprese. E’ evidente come hackers anche alle prime armi abbiano la capacità di causare gravi disordini e far perdere alle aziende tempo e denaro. Recentemente, la società energetica italiana ACEA è stata soggetta a un attacco ransomware dal gruppo BlackBasta. L’attacco ha causato il blocco dei sistemi IT di ACEA e disservizi sul loro sito web. Qualche giorno dopo, decine di aziende nel mondo hanno subito un massiccio attacco informatico, causando allarme e caos. Sono gli hackers che evolvono o è la negligenza la più grave minaccia?
Gli attacchi
L'attacco subito da ACEA sembra causato da un malware, accidentalmente introdotto da un dipendente tramite l’apertura di un link ricevuto per email. Accedendo al link, il virus si è inserito nei computer dell’ACEA, crittografando i loro dati e bloccando i loro sistemi IT. Gli attacchi riportati da ANSA, invece, hanno messo in ginocchio TIM e decine di altri sistemi IT a livello globale. Oltre l’Italia, anche Francia, Finlandia e Stati Uniti sembrano aver subito enormi disservizi. L'attacco ha preso di mira migliaia di server, causando ingenti rallentamenti e disservizi, tra cui malfunzionamenti ai bancomat e crollo della rete Internet.

Come proteggersi?
Gli attacchi riportati dall’agenzia ANSA e il caso ACEA sono chiari segnali che non possono essere trascurati. Organizzazioni e PMI devono intraprendere misure preventive per proteggersi dal crimine informatico, tra cui l'implementazione di forti misure di sicurezza e lo sviluppo di piani di risposta a incidenti informatici. Inoltre, le organizzazioni devono assicurarsi che i loro sistemi IT siano regolarmente aggiornati per ridurre il rischio di un attacco informatico. La piattaforma soggetta agli attacchi di inizio febbraio è VMware esxi, programma di virtualizzazione utilizzato per simulare, su un computer, uno o più sistemi operativi. Le notizie trapelate nei giorni successivi agli attacchi non sono incoraggianti. Sembra che VMware abbia risolto due anni fa la vulnerabilità che ha permesso agli hacker di creare danni ai sistemi IT di molteplici aziende. Tuttavia, non tutte le aziende hanno aggiornato i loro sistemi con le ultime patch fornite da VMware. Questa lacuna, sommata all’errore umano che ha causato il panico ai servizi di ACEA, rappresenta un campanello di allarme. C’è necessariamente bisogno di aggiornamento continuo a livello tecnico, nonché periodica formazione aziendale. Se il crimine informatico non si ferma ma evolve, non possiamo permetterci alcuna sosta né errori.
Le minacce alla sicurezza informatica
La Cybersecurity è un ambito in continua crescita. Gli attacchi informatici sono all’ordine del giorno. I dati delle ultime ricerche presentano statistiche preoccupanti:
- 94% dei malware viene consegnato tramite e-mail.
- 85% delle violazioni della sicurezza informatica sono causati da errori umani.
- Ogni 10 secondi si verifica un attacco ransomware.
- Si stima che le perdite globali annue del crimine informatico possano raggiungere $10.5 trilioni entro il 2025.
Inoltre, lo studio della blockchain è un elemento sempre più richiesto dalle aziende FinTech, che hanno avuto il loro boom proprio durante l’anno pandemico in seguito al crescente affermarsi del lavoro digitale.
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