geeksAcademy

COMPETENZE UMANISTICHE: LA NUOVA ARMA SEGRETA NELLA CYBERSEC

Con l'uso sempre più esteso dell'IA i confini tra discipline si stanno dissolvendo, aprendo nuove opportunità per figure ibride in ambito Cybersecurity.

COMPETENZE UMANISTICHE: LA NUOVA ARMA SEGRETA NELLA CYBERSEC

Scopri gli articoli di Geeks Academy su: Blockchain, Coding, Cybersecurity, Cloud, Big Data, Artificial Intelligence, Gaming, Digital Innovation

Introduzione
Nell'epoca dell’intelligenza artificiale, la sicurezza informatica non è più una semplice questione di codici e firewall. L’evoluzione dei modelli linguistici avanzati ha trasformato la Cybersecurity in un campo complesso, dove le competenze umanistiche stanno emergendo come risorse fondamentali. Filosofia, linguistica e psicologia del comportamento non sono più relegate alle aule universitarie, ma si rivelano strumenti cruciali per comprendere e contrastare le nuove minacce digitali. Come evidenziato dal recente AI Index Report 2025 di Stanford HAI, i sistemi AI hanno fatto progressi significativi nel ragionamento e nella generazione di contenuti, con modelli come OpenAI’s o4 che simulano partner di pensiero "umani", ma questo solleva nuove vulnerabilità legate al linguaggio e al comportamento umano. 

Intelligenza Artificiale e nuove sfide per la sicurezza
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’intelligenza artificiale non sta sostituendo gli esperti di sicurezza informatica, ma ridefinendo il loro ruolo. Un esempio concreto è la recente iniziativa di Anthropic, che ha lanciato una competizione aperta a chi riuscirà a superare le protezioni del suo modello linguistico, Claude. Con premi fino a 20.000 dollari, la gara sfida i partecipanti a ideare strategie di jailbreak, ovvero tecniche per indurre un'AI a generare contenuti normalmente bloccati. Questa sfida ha messo in evidenza una verità scomoda: la minaccia non è solo tecnica. Chi tenta il jailbreak utilizza spesso l’ambiguità del linguaggio, sfrutta sottotesti e costruisce richieste apparentemente innocue ma che, messe insieme, possono rivelarsi pericolose. Secondo un'analisi di Microsoft Security del 2024, estesa nel 2025, questi jailbreak sfruttano tecniche "umane" come la psicologia sociale per "ingannare" i sistemi AI, bypassando salvaguardie etiche e producendo contenuti dannosi. Un report di CrowdStrike del 2025 aggiunge dati preoccupanti: le email di phishing generate da AI raggiungono un tasso di click-through del 54%, contro il 12% di quelle scritte da umani, dimostrando come l'AI amplifichi le manipolazioni linguistiche e psicologiche. In questo contesto, le competenze umanistiche diventano essenziali per decodificare queste astuzie testuali, che un puro approccio tecnico fatica a cogliere. 

Quando la sicurezza informatica diventa questione di linguaggio
Per affrontare queste minacce, serve una nuova generazione di professionisti. Non bastano più solo esperti di reti o programmatori. Entrano in gioco gli umanisti con competenze tecniche, capaci di riconoscere le vulnerabilità non solo nei sistemi, ma anche nel linguaggio e nella comunicazione. Conoscenze di psicologia, filosofia, linguistica e semiotica diventano essenziali per capire come un modello AI può essere manipolato. Chi sa usare queste discipline per anticipare attacchi testuali o sociali può diventare un pilastro della sicurezza del futuro. Un recente grant della Virginia Tech del settembre 2025 esplora proprio questo: lo sviluppo di framework AI per il rilevamento di minacce cross-domain, integrando prospettive umanistiche per comprendere le dinamiche cognitive dietro gli attacchi. Inoltre, il Presidential Panel AAAI 2025 sottolinea la necessità di collaborazioni interdisciplinari tra AI researchers, psicologi, filosofi e sociologi per allineare lo sviluppo AI ai valori umani, evitando derive etiche in cybersecurity. 

Le competenze ibride sono il futuro della Cybersecurity
Il panorama della sicurezza digitale è sempre più complesso e sfumato. I confini tra discipline si stanno dissolvendo, aprendo nuove opportunità per figure ibride. Un umanista che padroneggia la tecnologia ha la sensibilità linguistica per riconoscere le manipolazioni più sottili. Allo stesso tempo, un tecnico con formazione umanistica può comprendere meglio le dinamiche cognitive dietro gli attacchi di ingegneria sociale. Questa sinergia tra sapere tecnico e umanistico rappresenta il futuro della Cybersecurity, dove la capacità di pensare in modo critico e creativo sarà tanto importante quanto quella di scrivere codice. Come riportato da MIT News nel luglio 2025, l'arrivo di 14 nuovi faculty nella School of Humanities, Arts, and Social Sciences – inclusi esperti in linguistica e filosofia con focus su semantica e epistemologia – rafforza proprio questa visione ibrida, preparando professionisti per un'AI che richiede oversight umano etico. Un report McKinsey del gennaio 2025 conferma: solo l'1% delle aziende è maturo nell'uso AI sul lavoro, ma le competenze ibride – come quelle che integrano ragionamento filosofico con tool AI – sono chiave per sbloccare produttività e sicurezza. 

Conclusione
La sicurezza informatica non è più solo un affare da ingegneri. Da due anni Geeks Academy ha introdotti moduli obbligatori di Intelligenza Artificiale nel Master in Cybersecurity & Cloud. Nell’era dell’intelligenza artificiale, è la mente umana – con tutta la sua complessità – a diventare l’elemento decisivo. Le competenze umanistiche, una volta considerate "deboli", si rivelano oggi fondamentali per affrontare minacce sempre più sofisticate. Un recente articolo su Artificial Intelligence News del settembre 2025 lo ribadisce: l'AI evolve verso ruoli decisivi in cybersecurity, ma solleva interrogativi su accountability e fairness, richiedendo principi "SHE AI" (Secure, Human, Ethical) che fondono tecnologia e oversight umanistico. Chi saprà coniugare tecnologia e cultura sarà al centro della prossima rivoluzione digitale.


L'articolo è un estratto della rubrica settimanale #11 L'hAI Sentito? pillole sulle novità Tech - tenuta dal direttore di Geeks Academy Antonio Venece - sul canale 14 del digitale terrestre.

Condividi con:



Ultimi Articoli:

DAL SOGNO DI IBELIN AL FUTURO INCLUSIVO DEL METAVERSO

DAL SOGNO DI IBELIN AL FUTURO INCLUSIVO DEL METAVERSO

Dal coraggio di Ibelin, il ragazzo che visse nel digitale, nasce Deep World: il progetto che rende il metaverso un luogo inclusivo, capace di abbattere barriere e trasformare la la tecnologia in vita

IL METAVERSO E’ PIU’ VIVO CHE MAI

IL METAVERSO E’ PIU’ VIVO CHE MAI

Le aziende continua ad adottare il metaverso per formazione, collaborazione e simulazione. E per chi studia tecnologia, è un terreno fertile su cui costruire una carriera di successo

DATI, INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LONGEVITA’

DATI, INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LONGEVITA’

Nel 2025, il biohacking si è trasformato in un ecosistema scientifico avanzato facendo sempre più ricorso all’uso massiccio dei dati e dell’IA

LA JOB RETENTION NEL SETTORE DELL’INFORMATION TECHNOLOGY

LA JOB RETENTION NEL SETTORE DELL’INFORMATION TECHNOLOGY

Una Sfida Globale con Implicazioni Strategiche per le Aziende


TUTTI GLI ARTICOLI

I nostri Partner

Web Design and Development by dunp