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Geeks?

Le storie all'inizio zoppicano, poi diventano incredibili

Dai circensi del Freak Show passando per i nerd, gli hacker ed i millennials fino ad arrivare ai Geeks. Scoprite la nostra storia.

Benvenuti al Freak Show!

Benvenuti al Freak Show!

1894, un posto qualunque negli Stati Uniti, Tod Browning è sepolto metri sottoterra, respira grazie ad una cannuccia, mangia caramelle, mentre in superficie un gruppo di spettatori paganti si sta chiedendo come faccia a sopravvivere.

Non è ancora il regista di Dracula e Freaks, Tod è solo un adolescente del Kentucky scappato di casa qualche anno prima per diventare un circense e in quella nuova famiglia di clown, nani, donne galline, pinhead, trova uomini che divorano insetti e strappano a morsi le teste di poveri polli starnazzanti.

Li chiamano Geeks e in almeno tre differenti lingue quella parola indica il folle, lo strambo, lo sciocco, perché a chi verrebbe mai in mente di mangiare animali vivi per l'altrui diletto?

A caccia di BUG

A caccia di BUG

"Eating bugs for a living".

È passato un secolo e il geek ha lasciato il circo, gli spettacoli da un nichelino, l'orrore del sangue che schizza, per mettersi davanti ad un pc, anche lì come sotto un tendone sdrucito è pieno di "bachi", insetti che vanno scovati, prima, e ingeriti, poi. Una leggenda che unisce la magia degli ultimi anni dell'Ottocento con la meraviglia tecnologica del Ventunesimo secolo.

Il geek adesso è un sistemista in cerca dell'errore, un pacman affamato di codice. Leggenda vuole che gli ingegneri di Cape Canaveral scelsero per sé quel nome, perché in quella stranezza si riconoscevano e in quella stranezza potevano distinguersi dal resto dei comuni mortali. Così geek non è più lo scemo del villaggio che si fa pagare in scadenti bottiglie di bourbon, è il genio dei numeri, l'esperto di tecnologie, il professionista.

News For Nerds. Stuff That Matters

News For Nerds. Stuff That Matters

Immaginate di essere in un liceo americano alla fine degli anni '50: c'è la ragazza bionda e bellissima, l'aitante capitano della squadra di football, il bulletto con i capelli impomatati e il chiodo e c'è, testa china sui libri, occhiali incollati sul viso, pantaloni a vita alta, il nerd.

Una parola che già nella sua etimologia, che forse è più mitologica che reale, esprime il pesante giudizio altrui: knurd da drunk (ubriaco in inglese) per indicare chi alle feste non beve, non socializza, uno "sfigato" perso tra fumetti, film e tecnologie.

Per decenni nerd è stato sinonimo di loser, perdente, il ragazzo o la ragazza con cui nessuno voleva uscire. Poi, le cose sono cambiate...

Geeks Wannabe

Geeks Wannabe

"Tutti quelli come noi siamo Noi e tutti gli altri sono Loro", scriveva Kipling.

I Geeks negli anni 80 sono già fighissimi, sono la versione glam e mondana dei nerd, gli intellettuali che vanno alle feste e parlano di computer, di fumetti, di musica, di cinema, di chimica, di astronomia, di ogni ramo dello scibile umano che li appassioni a tal punto da diventarne ossessionati.

C'è dell'orgoglio nell'essere folli e affamati (aspettate, questo lo ha già detto qualcuno!), nell'intensità dell'apprendimento e nell'amore verso il sapere, nell'avventatezza della sperimentazione, nella condivisione con una comunità, grande potenzialmente come il mondo.

Quello che credete che un Geek sia

Quello che credete che un Geek sia

Gli stereotipi sono come i personaggi delle Soap Opera, sono duri a morire:
un hacker ricercato dall'FBI, con addosso un cappuccio (potrebbe sempre esserlo, a pensarci bene) la ragazza timida, che siccome non ha un fidanzato, uccide tutti con lo sguardo (non dimenticatevi di Carrie) non è né bello né affascinante (avete mai visto Evan Spiegel, co-fondatore di Snapchat?) un/una perdente (questa fa molto ridere se avete letto anche solo un numero di Forbes) un nerd (a noi i nerd piacciono molto!)

Geek Power

Geek Power

Pittsburgh, marzo 2012, il David Lawrence Convention Center ospita più di 1500 giovani, ingegneri, informatici, microbiologi, matematici venuti da tutto il mondo per l'Intel International Science and Engineering Fair.

Sul palco un ragazzo pelato interrompe il rapper che sta scaldando la folla, chiama il silenzio, poi urla "I'm a geek! Geeks rock!".

La folla esplode che neanche ad un concerto dei Rolling Stones sulla spiaggia di Rio. È Brian David Johnson, futurista di Intel, giovane e milionario. Sì, Geek è decisamente rock e - secondo Forbes - le nuove rockstar si chiamano Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, Larry Ellison, Sergey Brin, Larry Page. I geeks sono rock, ricchi e spaccano!

Geek is Cool

Geek is Cool

Questa storia è partita da lontano, dentro il tendone di un circo con degli animali mangiati vivi. (Che stramberia!) I Geeks oggi sono persone dotate di un talento straordinario, di una curiosità spesso fuori dal comune.

Non sono dei surfisti, ma degli avventurieri degli abissi, per i quali occorre avere polmoni e gambe forti. Vanno in profondità sulle cose, scavano, applicando un metodo scientifico ad ogni argomento, la cucina, il giardinaggio, il vino, Star Wars, Il Signore degli Anelli, lo sport, le tecnologie.

Ci vogliono rigore e disciplina, ma anche una dose considerevole di estro e brio, perché "Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare"

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