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Oggi sentiamo spesso parlare della terza era del World Wide Web e come Internet stia cambiando. Nonostante molti elementi del Web3 siano già presenti oggi, il passaggio definitivo dalla vecchia alla nuova iterazione di Internet è ancora lontano. E’ un passaggio che influenzerà l’utilizzo quotidiano di Internet e la nostra concezione del Web. Ma facciamo un passo indietro e analizziamo la strada percorsa fino a oggi e quali saranno i potenziali scenari futuri.
Breve storia del Web
Dalla nascita di Internet all’arrivo di Facebook, la fruizione del Web è cambiata nel corso del tempo. Se la prima versione del Web era un'infrastruttura sfruttabile da pochi eletti, l’avvento dei social ha cambiato le carte in tavola. Molto prima della nascita dell’azienda di Zuckerberg, la possibilità di creare i primi blog e l’allora popolare MySpace permettevano agli utenti comuni di creare contenuti originali e pubblicarli in rete. Internet non era più prerogativa dei grandi marchi e delle aziende leader ma la community poteva per la prima volta lasciare delle piccole impronte nella vastità della rete. Successivamente, grazie a servizi quali YouTube, è stata resa possibile la pubblicazione di contenuti audiovisivi da parte di chiunque. Ben prima della nascita degli influencer, il Web virava lentamente verso una rete sempre più basata sulla community. Facendo un piccolo salto verso i giorni nostri, notiamo come la possibilità di popolare Internet con contenuti originali non è più una novità. Tuttavia sorge il problema che riguarda la proprietà di tali contenuti. Oggi le multinazionali leader del Web si contano sulle dite e, di fatto, tutti i nostri contenuti sono in mano loro. Per capire meglio il concetto di proprietà dei contenuti, ci spostiamo su un settore specifico.

L’industria dei videogiochi
Anche il mondo del gaming ha subìto il cambiamento. I videogiochi non sono più dei prodotti completi e finiti al momento del rilascio: il medium videoludico è oggi un prodotto spalmabile su più fasi. Oltre all’uscita del gioco principale, le aziende forniscono, anche dopo vari mesi dall’uscita del prodotto, nuovi contenuti aggiuntivi in forma di espansioni, add-on, capitoli, episodi. I contenuti aggiuntivi sono facoltativi ma ampliano l’esperienza di gioco dell’utente. Tra i vari contenuti scaricabili, franchise come Fortnite, League of Legends o il recente Fall Guys offrono l'opportunità di acquistare elementi puramente estetici, conosciuti come skin. Le skin non sono nient’altro che lo stile d’abbigliamento del nostro personaggio o avatar digitale. I giocatori che acquistano le skin possiedono tali elementi all’interno dell’ecosistema di gioco di una determinata azienda. Per esempio, acquistando una skin di League of Legends, io accedo ai miei elementi sui server della Riot Games. Però, se un giorno l’azienda dovesse fallire o chiudere, cosa accadrebbe ai contenuti da me acquistati? Persi per sempre. Non solo perderei in modo definitivo l’accesso a tutti i contenuti ma avrei anche perso il denaro investito in tale progetto. Ecco dove entra in gioco la terza iterazione del Web.

NFT e metaverso
Grazie alla tecnologia blockchain, il 2021 è stato l’anno degli NFT e del metaverso. Progetti come The Sandbox, Decentraland e Axie Infinity sono tra i primi a evolvere il concetto di content ownership. Prendiamo come riferimento l’esempio precedente e immaginiamoci di trasformarlo in un progetto Web3. Innanzitutto, quando compro un NFT, io possiedo a tutti gli effetti quel contenuto e, se in futuro decido che non fa più per me, posso rivenderlo. Quel contenuto aggiuntivo diventa quindi un reale investimento poiché posseggo un asset digitale. Esce una skin più bella e non voglio più utilizzare quella precedentemente acquistata? Con gli NFT ho la possibilità di interagire con uno dei vari NFT marketplace e mettere in vendita la vecchia skin inutilizzata. Questo è solo uno dei vantaggi applicabili in ambito Web3. Alcune delle aziende leader del settore hanno già stipulato una partnership per rendere interoperabili i contenuti creati all’interno di ogni ecosistema. Ciò significa che un giorno potrai acquistare una skin di un videogioco e trasferirla e utilizzarla su un altro videogame. Con un unico acquisto potrai migliorare l’esperienza di gioco non su un unico prodotto ma su molteplici servizi e piattaforme.
Evoluzione digitale
La pandemia ha accelerato il processo di sviluppo delle nuove tecnologie emergenti. Complice anche il rebrand di Facebook in Meta, la spinta verso la VR è figlia della digitalizzazione del nostro quotidiano: il lavoro si è spostato su piattaforme quali Zoom e Google Meet; lo sviluppo della tecnologia blockchain e l'adozione delle criptovalute sono sintomo della trasformazione digitale; il metaverso sembra essere un futuro sempre più imminente. E, dato fondamentale, l'87% della Generazione Z ha una media settimanale di circa 7 ore spese per l'intrattenimento videoludico.
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Fonti:
https://www.oma3.org/post/a-new-consortium-dao-for-the-web3-metaverse
https://ethereum.org/en/developers/docs/web2-vs-web3/